Dicono di noi

Riportiamo i ringraziamenti e le frasi d’affetto di tutti i nostri amici e supporter.
Grazie di cuore!

Passata la sbornia di complimenti ricevuti, vi offro volentieri le sensazioni provate durante l’ultima giornata del Festival. Innanzitutto complimenti.
L’idea di far vivere l’estate con le proiezioni dei corti in riva al mare, da lustro a una cittadina e all’arte che hanno un uguale bisogno di emergere e di inondare l’estate.
Arrivando a Manfredonia ho scoperto il volto di una città che non conoscevo così a fondo. Non conoscevo il centro storico, la cultura, le mura… Sì quelle mura che un tempo proteggevano la città dalle incursioni saracene, oggi forse custodiscono il fascino di un’arte giovane e fervente. Non si poteva scegliere location migliore.
Sabato scorso ho visto salire sul palco gente, giovane e meno giovane che del cinema ne ha fatto una ragione di vita. Mi inchino davanti alla loro arte che è anche, e certamente, sacrificio. In questo ho sentito di somigliare a loro. Ci accomuna lo spirito di veder apprezzati gli sforzi ciclopici fatti.
Ho partecipato a diversi premi letterari, ma è la prima volta che mi affaccio ad una manifestazione del genere, legata al cinema; ho vissuto un’emozione grandissima, perchè rappresenta il mio debutto nel mondo del cinema, un mondo fatto di tanta gente che conosce poca ribalta e tanta gavetta. Dopo aver visto sfilare attori, registi, professionisti del cinema, il solo pensare di esser lì a ritirare un premio, equivale per me alla conquista della Champions League. E non avrei mai immaginato di salire sul palco quale vincitore.
Sono onorato di ricevere il premio Di Lascia, visto che la sua storia somiglia un po’ alla mia. Tanto scrivere, molti riconoscimenti e poca ribalta.
Per fortuna, e la mia esperienza di questi ultimi anni lo può confermare, c’è sempre chi, tra mille tribolazioni, attraverso queste manifestazioni riesce a offrire un doveroso spazio ai tanti piccoli talenti che nel loro percorso si onorano di confrontarsi. Il vero e ambito premio è solo veder premiato il proprio sacrificio.
Nel Cinema come nella vita, non conta solo la rappresentazione, premiata o applaudita dal pubblico. Ha valore, il dietro le quinte, cioè tutto quel mondo di tante piccole, grandi figure che si muovono alacremente per mesi: dagli organizzatori, ai partecipanti; dagli attori, ai costumisti. Tutti si sforzano di convergere a un unico obiettivo, ognuno col suo compito, ciascuno con la sua fetta di passione. E non importa che qualcuno giudichi minori questi sforzi sovraumani fatti nelle condizioni ambientali più difficili.
E’ tuttavia fondamentale ricordare che il mare, i fiumi più grandi sono alimentati sempre e solo dalle inesauribili e preziose acque dei ruscelli, che sgorgano, fresche e limpide, da sorgenti incontaminate. Ecco perchè non si può mai disprezzare o sottovalutare ciò che potremmo definire impropriamente minore. Ben vengano manifestazioni come la vostra che accolgono fertili, l’impeto di un’arte mai doma. Certo un po’ di maggiore attenzione dei mezzi d’informazione, almeno regionale, non sarebbe guastata. Ma penso che anche qui, la mancanza di mezzi finanziari, o peggio la pigrizia, finisca per privare il pubblico di un evento che merita maggiore attenzione.
Del resto si sa: la “miopia” di chi non apprezza l’arte, acceca quelle menti che usano solo di rado l’intelligenza. Nessuno può pensare di sterilizzare ciò che finora ha offerto l’humus ideale per la crescita dell’arte cinematografica.
Tutti i partecipanti dell’ultima serata hanno ripetuto che il cinema è la loro famiglia. Beh, io nutro la speranza che questa grande bella famiglia, prima o poi, adotti me e soprattutto le mie storie. Lunga vita al Festival!
Michele Scaranello

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Esperienza bellissima il festival Corto&Cultura 2013: cornice incantevole, diverse location, accoglienza ottima con vivande e buon vino, sistemazione in un albergo che sembra un resort nel deserto californiano, cinema, balletto, pizzica, comicità, riflessione, scrittura…insomma visto dall’esterno proprio un bel festival con serate piene d’arte con la A maiuscola. Io però la vedo anche dall’interno, avendo avuto il piacere di essere non solo selezionato ma anche premiato (con belle e calzanti motivazioni) ben due volte: il terzo premio Vincenzo Di Lascia per la sceneggiatura “Maria e la vita” e il premio Miglior Corto “La donna, la violenza, la vita” al corto “Realismo” già svettano sopra il mio caminetto e ogni volta che li guardo mi ricordo di quelle bellissime giornate di mare, cinema, bella gente, ARTE.
David Fratini

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“Corto e Cultura” è un festival in cui si respira aria di mare (del Gargano) e di cinema (indipendente e libero).
“Corto e Cultura” è un’occasione importante per incontrare sguardi diversi.
“Corto e Cultura” deve esistere perché i cortometraggi hanno la stessa dignità delle altre opere d’arte!
Lorenzo Sepalone

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Il mio ringraziamento va a lei, all’ Associazione Angeli, alla famiglia Di Lascia e a tutti coloro che, ogni anno, rendono possibile la relizzazione di questo festival, giovane e intelligente, arricchito dalla splendida cornice del Castello Svevo-Angioino. La vostra iniziativa rappresenta una ventata di freschezza e di entusiasmo, offrendo a sceneggiatori e registi emergenti una delle rare occasioni di mettersi in luce e di estendere al pubblico la propria passione. In particolare, per quanto concerne la sceneggiatura, come sottolineato dalla giurata Edda Valentini, sono davvero pochissimi i concorsi e le opportunità di affermarsi.
Corto e Cultura dimostra che il talento non manca; è l’industria cinematografica, piuttosto, a dimostrarsi restia -per usare un eufemismo- nell’andare alla ricerca di nuove leve da reclutare, preferendo rifugiarsi in scelte conservative e obsolete.
Complimenti e grazie ancora.
Luca Mastrogiovanni