2021

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2021
06

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Miglior film e miglior regia

“Distanza zero” di Pier Glionna

Le musiche del film, così come la sua fotografia e le immagini riescono a far immergere lo spettatore e a toccarlo nell’inconscio di quello che è il dramma nella vita lavorativa di un rider; questo è Distanza zero dall’immensa fantastica regia!

Miglior montaggio

“sensAzioni” di Flavio Ricci

Documentario girato con i giovanissimi alunni dell’istituto comprensivo D’Aosta di Ottaviano (NA), incentrato su esperimenti di percezione svolti a scuola dai bambini. Allegro ed originale, conferma la grande capacità del regista partenopeo Flavio Ricci di lavorare con giovanissimi alunni.

Premio legalità e Premio “Miglior attore 8° Memorial Stefano Nenna”

“Ricordi in bianco e nero” degli allievi dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema

Breve monologo di Raffaele Cutolo dal carcere, poi si fa la barba. Un po’ poco ma almeno credibile nella recitazione, al sopra alla media dei corti di quest’anno.

Premio miglior fotografia e miglior corto “Storie di mare”

“Pescado” di Davide Caracciolo

Un uomo pesca in spiaggia e trova una bottiglia con al suo interno una chiavetta usb. Tornato a casa guardando il contenuto della chiavetta ci trova un filmato con la sua morte.

Miglior corto del territorio

“Una vacanza lontano da te” di Antonio Troiano

Per aver fatto riflettere con ironia delicata sul tema complesso della violenza di genere, per tramite di una regia essenziale ma ben funzionale e una direzione attoriale fresca e vivace.

Premio “La donna, la violenza e la vita”

“Atto riflesso” di Alfonso Diaz

Corto spagnolo girato con mezzi e professionalità. Il tema della violenza sulla donna è affrontato in modo originale, semplice ed enigmatico. Un bel gruppo di attrici affiatate e una regia solida rendono la vicenda appassionante ed incisiva.

Premio “Vincenzo Caracciolo”

“Il giovane Pertini” di Giambattista Assanti

Venuto a mancare lo scorso 27-05-2021 a soli 59 per un male con cui combatteva da molto tempo. Da sempre amico, giurato e presidente di giuria nelle manifestazioni di Corto e Cultura Film Festival nelle Mura di Manfredonia.

«Vengo da una famiglia di cinematografari», soleva ripetere Giambattista Assanti. «Mio nonno proiettava i film di Amedeo Nazzari nella piazza della Torretta a Mirabella Eclano e mio padre Tanino portava il cinema nelle piazze, da ambulante. Non avrei potuto far altro. Nel mio sangue c’è sempre stato il cinema». Al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ebbe modo di incontrare i maestri italiani, anche quelli con origini collegate all’Irpinia, come Scola e Sergio Leone. Con loro ha studiato, realizzato corti, lavorato per il cinema e il teatro.

Il film ha ottenuto il David di Donatello per la migliore attrice non protagonista. Assanti non si è montato la testa, e si è tuffato a capofitto in un altro ambizioso progetto cinematografico sulla gioventù del presidente Sandro Pertini, partigiano e socialista. Anche stavolta il cast di attori allestito da Giambattista Assanti è stellare: Dominique Sanda, Gabriele Greco e Gaia Bottazzi. Il film che pure ha avuto una lunga e travagliata gestazione appena uscito ha fatto subito incetta di premi e riconoscimenti. Assanti dopo aver ingoiato bocconi amari si gode finalmente il successo, meritato, ottenuto con grossi sacrifici personali. Alla fine le amarezze si dimenticano, e pure in fretta. Le soddisfazioni artistiche incassate in giro per l’Italia lo hanno convinto a non demordere e a credere nei propri sogni. Perché quelli, presto o tardi, si realizzano.

Miglior corto scuola

“So’ vivo!” di Flavio Ricci

In una scuola di Napoli un ragazzo sordomuto non riesce a farsi capire dai compagni. Corto semplice e poetico dal ritmo incalzante, recitato benissimo dagli alunni di San Giovanni a Teduccio (spassoso il dialogo sulle unghie) e diretto con mano solida da un regista (Flavio Ricci) abituato a tirare fuori il meglio dai giovani alunni delle scuole partenopee.

Riconoscimento al musicista Nino Leone

Il premio è un riconoscimento per onorare i segreti dell’arte del dottor Leone che attraverso i suoi concerti di musica rinascimentale e barocco, ci porta in dietro ad una raccolta musicale d’eccezione. Queste opere sono importanti oggi e nel futuro per le nuove generazioni di musicisti che si confrontano e che si confronteranno nel mondo opinionistico e sinfonico ma anche per la salvaguardia della musica classica come identità culturale del nostro paese.

Ricordo al musicista Pietro Prencipe

Al musicista, al maestro, all’uomo, all’amico Pietro Prencipe che non ha fatto mai mancare la sua presenza fisicamente e con le sue musiche. Da sempre ha dato lustro al Gargano contaminando fuori territorio con le vibrazioni delle interpretazioni musicali con il gruppo dei “TerrAnima”.

Riconoscimento al dottor Giacomo Caracciolo

Dottore operativo in prima linea al 118 che da tempo opera nel nostro territorio, la sua è una missione per aiutare e salvare le vite del prossimo, mettendo in primo piano l’umanità dell’uomo con l’apporto della professionalità che lo contraddistingue in campo medico a 360°. Nei recenti Lock-down causa Covid-19 non ha mai esitato ad intervenire mettendo a rischio in ogni intervento la sua stessa vita. Grazie dottor Giacomo Caracciolo.

SEZIONE SCENEGGIATURE

Prima classificata

“Angelo” di Stefano Rovetto

La sceneggiatura ha favorevolmente impressionato la giuria per gli innumerevoli spunti di riflessione che l’autore è riuscito a comunicare: il cambiamento delle regole nel mondo della boxe grazie al sacrificio di tanti ragazzi che per il divertimento degli altri e per passione hanno messo a repentaglio la propria salute e spesso la loro vita. Un testo ben composto e convincente, che con un racconto fluido e interessante riesce a portare in primo piano una storia toccante e realmente accaduta.

Seconda classificata

“La forza dei ricordi” di Daniele Marasco

Daniele Marasco ne La forza dei ricordi, affronta con delicatezza ed empatia la sofferenza e il dolore che affronta chi è affetto da Alzheimer. I continui flashback riportano indietro nel tempo per ricordare i momenti felici della protagonista, che attraverso piccoli dettagli, come un papavero rosso, le ritornano alla mente facendole riacquistare lampi di lucidità. Un testo che ha colpito per la buona costruzione dell’alternarsi di avvenimenti presenti e passati.

Terza classificata ex aequo

“Il santuario” di Orazio Totaro

Una storia misteriosa quella de Il Santuario, la comparsa di un pellegrino che fa un sacrificio nella chiesa e poi scompare. Un bimbo assiste alla scena, ma poi non lo vede più. Nessuno tranne lui lo ha visto. Tutti si chiedono se sia solo una fantasia del bambino, ma tutti cercano di dare una spiegazione al mistero. Tante spiegazioni, tutte altrettanto vere seppur fantasiose. Una sceneggiatura avvincente e interessante.

Terza classificata ex aequo

“Il pescatore” di Manuela Boccanera

Interessante costruzione nella sceneggiatura de Il Pescatore di Manuela Boccanera. Un pescatore, in cerca di pace e tranquillità si imbatte in un uomo reduce da una festa che pensa di essere stato derubato dalla ragazza con cui ha passato la notte dopo i bagordi. La storia avrà un risvolto a sorpresa. Una sceneggiatura intrigante e coinvolgente.

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