2011

lug
2011
24

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Il tema che ha caratterizzato la quarta edizione del Festival è stato “Quando il cinema sposa il territorio” ed ha visto la partecipazione di cortometraggi italiani ed europei e moltissime sceneggiature inedite.
Le serate del festival (edizione 2011) si sono svolte in due giorni.

Il 22 luglio c’è stata la proiezione presso la sede della Lega Navale Sez. di Manfredonia dei cortometraggi finalisti, preselezionati per ogni categoria in concorso.
Ospite d’eccezione della serata è stato l’attore Nicola RIGNANESE reduce dal successo del film “QUALUNQUEMENTE”.
Durante la serata è stato premiato il regista Umberto RINALDI con il cortometraggio “IL MIO PAPA’ E’ UN SUPEREROE” già vincitore all’ Officinema-Concorso per Cortometraggi c.a. Andrea GISOLDI, concorso gemellato con il Festival del Cinema Indipendente di Foggia e l’Associazione Angeli Corto e Cultura Festival del Cortometraggio di Manfredonia c.a.

La seconda serata di premiazione per i vincitori, il 23 luglio , si è svolta nel Castello Svevo-Angioino di Manfredonia, splendida location per una manifestazione di tutto
rispetto per accogliere i premiati provenienti da numerose e diverse Regioni d’Italia.
Durante la serata sono stati proiettati dei piccoli film legati al territorio: “PRIMADONNA” di Adriano SANTORO (sequenza di foto artistiche di donne sipontine) e “ARMATURE” scritto e diretto da Anna Rita Caracciolo, film dedicato al lavoro artigianale per la trasformazione e costruzione di armature mediovali usate dalle popolazioni dell’Antico Continente ed altre come i Saraceni del Mediterraneo Orientale.

Dopo aver visionato tutte le opere pervenute, la giuria della quarta edizione del Festival
decide all’unanimità di attribuire i seguenti premi:

Per la sezione Cortometraggi

Miglior corto locale( 1° premio assoluto )
con il corto “L’ABBANDONO” regia di Salvatore LANOTTE da MARGHERITA DI SAVOIA (BAT) con questa motivazione: Film a tesi per un tema importante e sempre attuale.
Buona resa registica e ottima la scelta di un tono dimesso. Buona anche l’interpretazione degli attori principali.
Difficile rimanere discreti senza cadere nel didascalico.

Migliore fotografia
“SCHATTEN” regia di Alessandro MARINELLI da ROMA con questa motivazione:
Fotografia sulfurea dalle atmosfere stranianti ed oniriche; accompagnata da un abile lavoro sul suono e da un ottimo montaggio, viene esaltata ulteriormente.

Migliore musica originale
“DULCE” regia di Ivan RUIZ FLORES da MADRID-SPAGNA con questa motivazione: Il tema musicale, dolce e poetico, si sposa magnificamente con il film regalando allo spettatore dei passaggi struggenti e malinconici.

Miglior montaggio
“IN MY PRISON” regia di Alessandro GRANDE da ROMA con questa motivazione: Il montaggio è adeguato e funzionale al tema trattato. Conserva reminiscenze di Bresson ( Un condannato a morte è fuggito) e la tensione che deriva dalla scelta stilistica ( film sonoro ma non parlato ) possiede un ricordo lontano del montaggio de LA SPIA di Russel Rouse di cui conserva la medesima tensione drammatica.

Il migliore Corto sul tema “La Donna: la violenza, la vita e il riscatto personale” ( 1° premio assoluto )
“LA CULPA DEL OTRO” regia di Ivan RUIZ FLORES da MADRID-SPAGNA con questa motivazione: Crudo, a tratti disturbante, segue le peripezie della protagonista senza veli o concessioni allo spettacolo.

Menzione speciale
“LE CILIEGIE CHE VERRANNO” regia di Donato ROBUSTELLA da ROMA con questa motivazione: il coraggio di trattare un tema delicato come l’assistenza agli anziani, viene trattato in maniera volutamente sarcastica e antipatica per sottolineare una certa deriva disumana ed egoistica della società moderna. I personaggi brillano per antipatia. E’ logico supporre ( e sperare ) che quando sarà il loro turno possano fregiarsi di un trattamento ben peggiore.

Menzione speciale
“COSI’ COME SONO” regia di Daniele SANTONICOLA da ANGRI (SA) con questa motivazione: Benché soffra di un intreccio largamente prevedibile, la scrittura risulta essere lineare e senza cadute di tensione. Il montaggio segue gli sbalzi di umore della protagonista e si fa ora più rilassato ora mosso e burrascoso. La regia pare solida e sicura, notevole nella direzione degli attori, che mostra, a tratti, una delicatezza non comune. Se è un progetto no-budget, il risultato ottenuto è eccellente e il regista ci sa fare.

Miglior regista
del corto “DULCE” regia di Ivan RUIZ FLORES da MADRID-SPAGNA con questa motivazione: Regia solida e compatta. Flores appare anche più bravo rispetto al pur ottimo risultato ottenuto con Dulce.

Miglior attore
Alberto RUBINI, giunto a Manfredonia con una buona schiera di sostenitori, nel cortometraggio “L’ABBANDONO” regia di Salvatore LANOTTE da MARGHERITA DI SAVOIA (BAT) con questa motivazione: Interpretazione delicata ed essenziale, evita il patetico di stampo televisivo, pericolo più che concreto vista la tematica trattata dal cortometraggio. Credibile e coinvolgente.

Miglior corto su tema libero (1° Premio assoluto)
“IN MY PRISON” regia di Alessandro GRANDE da ROMA con questa motivazione: Gode di una notevole armonia degli elementi che lo costituiscono ( regia, fotografia, scenografia , sceneggiatura, montaggio, interpretazione e musica ). Tutti in questo film hanno fatto per bene la loro parte e il risultato è davvero notevole.

Per la sezione Sceneggiature inedite

1 Tessere di un mosaico di Antonio MONTEFALCONE.
1 Il tema di Paolo CAMPANA.
1 La vecchia armonica di Gabriele Sabatino NARDIS.
1 Un errore di calcolo di Giorgio CALABRESI.